mercoledì 22 aprile 2015

(cavalli) "monti senza imboccatura???? O_O "

Spesso mi sento dire, con un velo di stupore, "ma monti il cavallo senza imboccatura?" O_O (Beh, fortunatamente devo ammettere che lo sento molto meno di anni faperché questo tipo di monta, e di cultura si sta diffondendo, per fortuna sempre più, (per fortuna per i poveri cavalli) ^_^
Beh se il mio cavallo in quel momento sta indossando un bosal o una capezza la risposta alla domanda che reputo pertanto retorica, si... A volte continua lo stupore e seguono parole tipo: "non hai paura che ti prenda la mano?"
No, non ho paura che mi prenda la mano, e se lo fa, sono sicura che c'è un motivo e di certo poi si fermerà. A volte sento anche "come lo comandi senza nulla in bocca?"  Vabe qui si va oltre... Come se un cavallo si guidasse con l'imboccatura... No! Non si guida con l'imboccatura! La mano è solo l'ultimo degli aiuti che serve per GUIDARE (termine improprio non essendo una macchina) il cavallo.



Comunque si, spesso, non sempre, monto senza imboccatura. La miglior imboccatura? Quella di cui puoi fare a meno
Certo il discorso non è così semplice, non puoi prendere un cavallo x, togliere tutto e via andare. No. Dietro la possibilità di condividere esperienze con un cavallo senza che debba tenere in bocca un ferro freddo che comunque prima o poi,  poco o molto, gli procurerà fastidio e/o dolore, c'e' un grande lavoro. Lavoro che si basa sulla comunicazione e sulla fiducia reciproca. Lavoro volto a instaurare una relazione con un essere che noi stessi dobbiamo considerare COGNITIVO, cioè capace di ragionamenti e pensieri complessi. E' difficile per molti, forse troppi, quelli soprattutto che reputano il cavallo stupido, pensarlo come un essere cognitivo, ma lo è, che ci piaccia o no, che lo vogliamo ammettere o no. Certo se continueremo a giudicare un pesce dalla sua capacità di volare il pesce sarà ai nostri occhi SEMPRE stupido. Così come se continueremo a ragionare e pensare il mondo da uomini, le altre creature ci sembreranno più o meno stupide e più saranno lontane dalla nostra natura di predatori in cima alla catena alimentare più saranno da noi reputate stupide... Il cavallo e' molto lontano dalla cima dove noi siamo, lui è' una preda e come tale ragiona, elabora e reagisce a seconda anche della sua personalità e delle sue esperienze di vita, come tutti gli esseri viventi fanno. Quando ci rapportiamo a lui, se vogliamo gettare le basi della relazione che ci porterà a collaborazione, amicizia e fiducia dobbiamo pensarlo per quello che è, un essere cognitivo, senziente e predato... Per cui dalla parte di quelli che vengono mangiati. Già pensando questo noi che ci consideriamo essere superiori possiamo capire e interpretare molti dei suoi comportamenti se solo vorremo osservali con occhi e cuore aperti. Partendo da qui dobbiamo un po' studiare il suo etogramma e il suo essere, sui libri e sul campo, passando ore e ore con loro, solo a guardare come interagiscono coi loro simili, con gli etero specifici e con l'ambiente. Poi dobbiamo cominciare a capire e studiare come comunicano, perché quel linguaggio che usano e' l'unico che conoscono e lo useranno anche con noi in modo chiaro come sanno fare, sta a noi comprendere le loro parole. Già capire la loro essenza e il loro linguaggio e' cosa molto molto impegnativa e non ci si arriverà mai del tutto, ma più si conosceranno, meno si temeranno, più saremo disposti a intavolare una conversazione basata sul rispetto e sulla fiducia reciproca. I cavalli spesso ci danno fiducia, siamo noi a tradirla e poi riconquistarla sarà cosa ardua, anche se alla fine, con la chiave giusta la possiamo riottenere. 

Il problema? Capirli e capire cosa sono realmente presuppone impegno, tempo, pazienza, errori, tornare sui propri passi, rivedere le proprie teorie, tecniche e cambiare in primo luogo noi stessi. Perché il cavallo in primo luogo è uno specchio che smaschera con estrema facilità tutte le nostre debolezze e i nostri limiti e una volta arrivati qui, possiamo decidere di accettarli e con pazienza superarli o cercare di distruggere quello specchio che ci ha mostrato un NOI STESSI che non conoscevamo e che non accettiamo. Non tutti sono disposti a farlo, non tutti sono disposti a mettere in discussione un metodo usato per secoli, anni di esperienze, anni di lavoro, e soprattutto loro stessi. Molti preferiscono la via veloce, la via facile, dove lo scopo e' piegarli, distruggere la loro personalità, spegnerli, assoggettarli al nostro dominio e a quel punto usarli come meglio aggrada fino a che non si rompono e a quel punto gettarli via e poi ricominciare da capo. Quelli che si assoggettano saranno per sempre vuoti, schiavi e non saranno più cavalli, quelli che non lo fanno saranno venduti, passeranno di mano in mano, saranno maltrattati e se non si piegheranno, alla fine andranno al macello. Questa via e' facile, e' la via delle imboccature usate in malo modo, dei frustini e speroni usati con ignoranza, delle dome violente e della presunzione umana. Può essere più veloce, ma non avremo mai un amico al nostro fianco, ma uno schiavo che appena potrà fuggirà al nostro controllo o si ribellerà. 
Il metodo della comprensione e studio e' più lungo certo, ma porta a rapporti duraturi, sinceri, privi di violenza e frustrazione. Porterà anche a poter montare senza ferraglie e senza sella un buon compagno di vita e di esperienze emozionanti. 
Io ho deciso di optare per questo secondo metodo, cambiando ormai molti anni fa quella che era la mia NON cultura equestre, quello che era il mio modo di andare a cavallo a seconda di quello che mi era stato insegnato, ho messo da parte competitività, gare, allenamenti estenuanti, e mi sono messa a cercare un amico, comprensione, fiducia, occhi vivaci e vivi, non spenti e vuoti. Ho messo in discussione quello che credevo di sapere e soprattutto me stessa e a dire la verità ancora non ho finito e credo che non finirò mai... Così adesso, nonostante il percorso sia ancora lungo e tortuoso, posso godere del mio cavallo a pieno, senza forzature, senza mezze parole, senza fregature, ma in estrema comunicazione, rispetto, fiducia e divertimento. 
Il lavoro che sta dietro un bosal e' lungo, e parlo di Bosal, ma non è solo quello, dovrei dire il lavoro che sta dietro alla relazione che ti permette di usare il bosal è lungo... E' un lavoro non solo sulla relazione col cavallo, ma anche sul cavallo e soprattutto su di noi, perché per comunicare con lui dobbiamo essere padroni di quelli che si chiamano aiuti. Il cavallo non comprende la nostra lingua e quando siamo sulla sua groppa le nostre parole le porta a lui il nostro corpo. Il cavallo e così sensibile da sentire una mosca che si posa sulla sua schiena, figuriamoci se non sente i nostri comandi. Se è sordo c'e' un problema di comunicazione che esula dal ferro che ha o non ha in bocca. L'assetto, l'uso della gambe, della mani, del peso, sono cose che vanno estremamente curate e affinate e non basta una vita... Più le affineremo più il cavallo sarà pronto ad ascoltarci, meno dovremo usare attrezzi come imboccature, speroni, frustini, chiudi bocca, capezzine, martingale, jambon eccetera. Non ci serviranno se la comunicazione sarà fluida e chiara. Mano la comunicazione sarà buona più cose dovremo mettere in campo per farci capire, più il cavallo si farà sordo perché disturbato dal dolore, fastidio, rabbia, frustrazione e quant'altro di brutto potete immaginare. Il lavoro che sta dietro una monta ragionata senza imboccatura e' lungo e va oltre il normale addestramento. Dovremo imparare anche a controllare il nostro assetto emozionale per non influenzare il cavallo, dovremo controllare accessi di rabbia, ira, ansia, frustrazione, dovremo imparare a svuotarci di tutto ciò che ha riempito le nostre giornate quando montiamo a cavallo, così da godere a pieno dell'effetto risanante che questa attività ci regala... 
C'e molto molto di più dietro un cavallo con la bocca libera che risponde perfettamente ai comandi del cavaliere, con piacere, senza frustrazioni e senza lotte inutili e dannose. Ma ci vuole tempo e pazienza e la voglia di averli.
A me piace lavorare con il mio cavallo senza ferraglie, mi piace che lavori con me e per me senza che io gli crei dolore, fastidio, rigidità. Se ha qualcosa da dirmi, se deve mandarmi a quel paese per un mio errore e' libero di farlo e io lo ascolterò (e spesso mi trovo a dargli ragione). E' libero di dire la sua opinione senza paura del tirone in bocca, dello strattone, del ferro che sferza la lingua, o il palato, del cannone che urta le barre, degli speroni piantati nel costato, del frustino che sferza la sua pelle sensibile. E' libero di dire quello che pensa e lo farà con meno decisione, con meno forza, con meno rabbia, perché sa che sarà ascoltato e non ha bisogno di "urlare"... Poi valuteremo se ha ragione lui o meno è andremo avanti correggendoci a vicenda e cresceremo insieme ogni giorno di più. Quando siamo fuori invece sarà libero di scegliere dove mettere i piedi, di scegliere il terreno migliore, di dirmi se un posto è pericoloso o meno e poi starà a me, la sua guida, il suo leader se più vi è comprensibile come termine, convincerlo che va tutto bene, chiedergli di cambiare strada, chiedergli di fare anche cose che non vorrebbe, ma chiedere, non costringere, non forzare... In caso non voglia proprio darmi ragione, scenderò e passerò prima io dove non vuol passare per paura di pericoli.. Così da dargli fiducia.... Oppure tròveremo una soluzione insieme, da esseri cognitivi quali entrambi siamo, cha hanno qualcosa da dare l'uno all'altro in ogni istante della nostra relazione. 
Questa  è' solo una parte del grande lavoro che sta dietro un semplice bosal, ma già arrivare qui non è male, è un buon INIZIO.... Vorrebbe dei aver trovato un amico, un compagno di avventure... E non è poco!

Certo non monto sempre senza imboccatura, ma vi dirò perché un'altra volta. 

lunedì 20 aprile 2015

CON/SENZA PEDIGREE

E ancora, sempre a causa del lavoro che faccio, mi sono imbattuta in un cucciolo, bellissimo, perfettamente in standard, ben strutturato... Senza PEDIGREE
Io ovviamente ho fatto quello che dovevo dal punto di vista sanitario al cucciolo meraviglioso, ma mi sono anche sentita in dovere di dire ai proprietari che DEVONO insistere per avere quel foglio di carta che a molti sembra inutile, chiamato pedigree.  La signora che ha dato loro il cucciolo, suppongo sotto compenso, ma ovviamente non ho chiesto, non voglio mai impicciarmi oltre il dovuto, dava via i cuccioli con l'opzione CON o SENZA pedigree  =_=  
Bene questa opzione non deve esistere e tutti devono farsene una ragione. 
Ripeto, QUESTA OPZIONE NON ESISTE!!!! (si sto gridando)
Senza pedigree si adotta uno splendido meticcio, i canili ne sono pieni e ameremo quel cane come la nostra vita e sarà meraviglioso lostesso... (io stessa ne ho avuti molti e li ho amati dal primo all'ultimo in ugual modo ai cani di razza, uguale uguale)
Ma se si paga un cane, che si chiami comprare o rimborso spese questo DEVE avere il pedigree! Il suo valore emotivo e reale non cambierà rispetto al meticcio di cui sopra, il rapporto che avremo con lui non cambierà, sarà bellissimo e speciale, ma DEVE averlo. Deve averlo per vari motivi! 

Il primo? Perché la legge VIETA di VENDERE, pertanto di percepire denaro, per cani senza pedigree in quanto se non hanno quel pezzo di carta sono meticci e i meticci non si vendono! Questo già dovrebbe bastare a far scomparire l'odiosa opzione CON/SENZA... Che evidentemente non ha ragione di esistere! Se i cani sono di razza, pertanto muniti di pedigree e li facciamo accoppiare i cucciolo avranno il pedigree e saranno venduti, se l'allevatore è onesto, altrimenti nisba, sono meticci e non si vendono!

Secondo motivo? Perché quel fogliolino marrone, formato grande, che sembra un poster, pieno di scritte, chiamato pedigree e sopra c'è pure scritto Pedigree, è LA CARTA DI IDENTITA' DEL CANE che voi avete portato a casa. Su quel foglio c'è scritto chi è, di chi è figlio, se i genitori sono registrati regolarmente, in alcuni casi ci sono pure i risultati dei test per le principali malattie genetiche, c'è scritto se cono campioni di bellezza, pertanto se sono in standard e quindi meritevoli a pieno titolo di riprodursi, ci sono scritti i nonni, i bisnonni, i trisnonni e con delle lettere anche le informazioni su di loro, basterebbe cercare un tutorial, come leggere i pedigree e voilà... Un milione di informazioni su un solo cane. Quel foglio marroncino dice anche di chi è il cane, il chip che lo identifica e i passaggi che nella sua vita ha fatto... Passaggi di proprietà, tutti sorvegliati dall'ente preposto. In quel foglio ci sono molte, molte informazioni che sono utilissime per avere un minimo di garanzie di serietà da parte di chi vi cede il cucciolo. Il cane figlio di cani con pedigree DEVE averlo, lo ripeto in caso non si fosse capito e dovete pretenderlo, è un vostro diritto!
Queste le principali ragioni per cui quel pezzo di carta non ha il valore di pezzo di carta come molti vogliono attribuirgli per spostare il discorso su un piano emotivo che non esiste.

La domanda principale però spesso è: ma sai quando sono andato a prendere il cane la differenza economica tra CON o SENZA era enorme!

Grosso errore concettuale, certo che era enorme, perché SENZA=GRATIS, CON=PAGARE. Ma in genere la differenza che i neo proprietari intendono è di cifre, non tra zero e tot... E non è legale! 
Questo però fa sì che molti dicano, vabè senza che ad oggi lo pago meno.
Ma spesso la variabile CON/SENZA nasconde solo la verità, ovvero mammina e papino del cucciolo il pedigree NON lo hanno, quindi si cerca di incentivare col prezzo a prendere i cuccioli senza. Ma se mammina e papino non hanno il pedigree come fate a dire che sono cani di razza, che sono in standard, che sono sani eccetera... Lo dice il CUGGINO? Bene non basta! Il rischio sarà solo e soltanto vostro. Inoltre spesso questi pseudo allevatori scompariranno dopo che avrete dato loro i soldi e quando qualcuno vi farà presente, a posteriori, che il cucciolo doveva avere il pedigree... Bon sarà tardi e non risponderanno più a telefono. E sapete perché? Perché la variabile CON non era mai esistita. 
Anche ammesso però che mammina e papino lo abbiano avuto davvero il pedigree, e dovevate chiedere di vederlo come ogni altro attestato riguardante il cane (ormai non è più questo un mondo dove ci si può fidare sulla parola e sulla stretta di mano), comunque anche ammesso che lo abbiano avuto magari il nostro pseudo allevatore non ha fatto entro i tempi stabiliti la denuncia di monta. Eh sì, la monta avvenuta va denunciata all'ente preposto... Oppure l'ha fatta ma non ha richiesto i pedigree perché costano qualche euro a cucciolo e non voleva spenderli, magari non li ha nemmeno sverminati, vaccinati e chippati, tutte spese a carico vostro che doveva sostenere lui e che dovevano rientrare nel prezzo del cane CON pedigree. La richiesta dei pedigree si può fare entro 90 giorni dalla nascita e se quei 90 giorni sono passati e voi vi siete accorti solo dopo dell'errore commesso... Nisba. Sembra tutto facile ma non lo è. E non dite il mio cane è l'amore della mia vita, il pedigree è un pezzo di carta, i pelosetti si amano tutti o roba del genere... Perché dietro un cucciolo c'è tanto, tanto lavoro. Quando andate a pagare 1000-1500 euro per un cucciolo voi pagate un enorme lavoro che ci sta dietro, non pagate quel piccolo, delizioso, mostriciattolo peloso... Pagate dedizione e passione, pagate una fattrice o uno stallone che per diventare riproduttori hanno fatto molte mostre, si sono fatti valutare da esperi giudici, hanno conseguito titoli (e questo ha un costo, anche alto, trasferte iscrizioni eccetera). Avete pagato forse anche prove di lavoro per dimostrate le attitudini caratteriali (e costano molto non solo in termini economici, ma di lavoro e sacrificio). Avete pagato i test genetici che sono stati eseguiti sui cani (e costano molto molto e io lo so, sono un veterinario). Avete pagato la ricerca del maschio giusto, il migliore, per migliorare morfologicamente o caratterialmente una linea di sangue. Avete pagato anni di vita con un cane che è amato come non mai, che è stato socializzato, educato, e portato a raggiungere i titoli nel modo migliore possibile. Avete pagato notti insonni in attesa del parto, avete pagato emozioni alla nascita di quei cuccioli, avete pagato ore e ore a pesarli, controllarli, cambiare traversine, a preparare le pappe migliori e a dare integrazioni. Avete pagato la socializzazione dei cuccioli, avete pagato una madre competente e degna di essere madre, avete pagato amore e passione per i cani... Avete anche pagato tre vermifughi, due vaccini e un chip per il singolo cane, più i moduli per il pedigree e l'anagrafe canina. In più avete pagato i soldi del seme del maschio, ecografie, eventuali vaccini in gravidanza alla fattrice, la gestione della sua alimentazione, del suo esercizio... E molto molto altro... Questo ovviamente se l'allevatore a cui vi rivolgete non solo vi dà il pedigree ma fa anche tutto quanto sopra, che a mio modesto avviso dovrebbe essere la regola non l'eccezione, ma mi rendo conto che se si creano fabbriche di cuccioli fare tutto questo non sia possibile.. (le fabbriche di cuccioli non dovrebbero esistere)... Non sempre è così purtroppo, ma io credo che dovrebbe essere così sempre, pertanto diffidate da chi non lo fa e cambiate posto, di allevatori ce ne sono tanti e la fretta non è mai buona consigliera. Bene alla luce di questo che non è nemmeno tutto... Vi sembrano ancora molti 1000-1500 euro? 
Mah... Non saprei.. Riflettete, guardate i cani che sono IL MIGLIOR BIGLIETTO DA VISITA, toccateli, guardateli n faccia e percepite la loro personalità, poi chiedete di guardare anche i fogli, che proprio carta straccia non sono e poi andate a casa e pensate... C'è sempre tempo per una scelta che vi cambierà la vita... Per molto, molto tempo, in meglio o in peggio, sarete solo voi a deciderlo!


domenica 19 aprile 2015

LA MIA 40 KM (Prova di lavoro per proprietari di CLC e CLC)

La nostra prova di lavoro, mia, di Kiba e anche di Francesco inizia il venerdì, per l’esattezza venerdì 17 :)  Dopo una lunga mattinata di lavoro, iniziata alle 7 dietro a cavalli malati, arriva l'ora di pranzo, le 14:30 (già presto per noi) e dell'attesa che il mio compagno torni a casa da lavoro, aveva detto “torno alle 15:00”, speriamo. Nel frattempo preparo la borsa, cose nostre, cose di Kiba, poca roba, pochissima, giusto un cambio e tanta tanta acqua. Lui nel frattempo arriva e d è anche quasi puntuale con la parola data <3  Prima ancora di salire a casa lega le biciclette sul mio jimny, vuotato per l'occasione da medicine, siringhe, cassetti e attrezzi del mio lavoro.... Lega le nostre cavalcature inanimate nel modo migliore possibile e alle 17:30, dopo aver annaffiato gli alberi, sistemato le piantine, chiuso casa e controllato la riga da prendere, partiamo. Piove, piove parecchio... Perfetto andiamo avanti, Ci fermiamo a Bologna per vedere che le bici siano ancora legate salde al portapacchi. Reggono. Ripartiamo a velocità di crociera, meglio non rischiare. Arriviamo in loco e andiamo a vedere il luogo di ritrovo dell'indomani e facciamo un giretto con Kiba, per sgranchirsi un po', a piedi ovviamente... Poi Ostello!






Prendiamo la chiave della camera scarichiamo la roba... E Fame!!!! Lasciamo un secondo Kiba e le bici, dentro e sulla macchina, che ha fatto una grande prova a portare i cavalli di ferro alla meta illesi e andiamo a cena nell'osteria dell'ostello! Sono le 20 e noi ci abbuffiamo con ottimo, ottimo cibo. Hamburger di piemontese per me e tartare per Fra, con patate, insalata e una bottiglia di ottimo lambrusco! A seguire cheese cake per me e torta della casa per Fra e caffè! Quando si dice la cena degli sportivi ahahhahahah Ci alziamo pieni come otri e... Io anche un po brilla! Il lambrusco ha fatto il suo lavoro! Girata con Kiba... Che ovviamente fa scappare un capriolo nel campo e quasi mi asfalta ahahaha tanto li trova tutti lei ;) poi le do la pappa e a ninna! Lasciamo le bici sul jimny.... Fiduciosi di ritrovarle la mattina dopo… e saliamo in camera!Lettone, camera bella e ospitale e un posto anche per Kiba. Satolli e brilli ci mettiamo a letto e il caldo dopo poco ci attanaglia.... Siamo abituati a un clima più artico e al silenzio e li purtroppo c'è una grande strada vicina e trafficata... E un caldo umido tropicale..... e io è Kiba non chiudiamo praticamente occhio! Francesco, bon per lui crolla e alle 4 finalmente crollo pure io… Kiba penso proprio di no, il caldo per lei era parecchio e anche il rumore… Ottimo, dopo aver dormito forse 2 ore.... Sveglia! Colazione col dolce fatto da me con le uova della galline della suocera, caffè trovato in cucina dell'ostello, e via... Le bici sono ancora li. Bene. Pettorina per Kiba. Borse caricate, si parte. Arriviamo al punto di ritrovo, i cani sono 41. 
Oh mamma, mi prende già male, 41 cecoslovacchi a correre su un argine…. Ringhi e e scene da incubo a gorgo se non peggio… cose queste che infastidiscono oltremodo Kiba che di ringhiare e dimostrare non ha proprio voglia …. Vabe, così è se vi pare, per cui,  Scendiamo le cavalcature metalliche, andiamo a fare l'iscrizione, prendo la mia pettorina col numero 17 e la indosso con fierezza, e' un numero fortunato per me! Ho però una domanda per un giudice... Possiamo noi fare la gara in tre? Il tecnico mi chiede in che senso? Quanti cani? E io... Beh un cane e due persone. Mi chiede se le due persone sono per il cambio... no, noi vogliamo farla in tre! Lui capisce e mi dice ahhhhh tipo scampagnata! E io rispondo, certo... E' una bella scampagnata in famiglia e noi vogliamo farla tutti! La risposta e' positiva. Ottimo dopo poco.., si parte. Una catasta di cani partono li lasciamo andare… Ok Francesco tiene Kiba al guinzagli, io sono un po allergica ai guinzagli e gli dico subito “rallenta sorellina, falli allontanare, non abbiamo fretta non si vince nulla”. Primo giro per vedere il percorso. Decido che se ci saranno allungate saranno sui primi km di erba. Nella pioppeta dissestata si scende così che ci si scioglie i muscoli, nel prato ci si riposa e si fa bere Kiba e sull'asfalto si rallenta! Questo il mio piano. E così ho fatto. Primo e secondo giro regolari, Kiba ci tira spinta dalla presenza di altri cani e dalla gioia di non essere in expo... Ai 10 km mi fermo dal veterinario e gli chiedo se mi vuole controllare. Glielo chiedo io perché lui manco mi avrebbe fermata, visto che non fermava mai nessuno, cosa assurda perché vedevo già qualche cane zoppicare, ma va beh… Mi controlla Kiba, tutto ok. Ripartiamo terzo giro allunghiamo sull'erba e rallentiamo sull'asfalto, come deciso, qualche chiacchiera coi vicini di corsa in quel momento, qualche battuta con delle amiche, risate e chiacchiere sui progetti di casa e cavalli tra noi. Quarto giro, al momento di scendere nella pioppeta dissestata vedo Kiba con la lingua fuori per il caldo, si era affacciato un timido sole, che però ci aveva infastidite eccome, noi preferivamo la foschia. Arriviamo a piedi al pràtone, acqua per Kiba e ci sdraiamo qualche minuto a giocare nell’erba, rotolando come due cretina. Controllo un attimo il tempo. Se continuiamo così chiudiamo in meno di tre ore. Non c’è fetta. Ripartiamo. Quinto giro, vedo cani fermi, ci fermiamo chiediamo sempre se si stanno riposando o hanno problemi e a risposta positiva al riposino partiamo. Sesto giro stesso programma, sosta nel pràtone, Kiba non voleva fermarsi l'ho fermata io, perché IO dovevo riposarmi un attimo... E che diamine ho diritto anch'io a rispettare i miei tempi, sono un veterinario mica un ciclista! Francesco ovviamente come Kiba voleva continuare... Ma alla fine decido io, ;) ci fermiamo! Certo se avessi deciso di fare il cambio saremmo arrivati in un tempo super, ma volevo vivere questa esperienza in famiglia. Per il 90% ci siamo allenati insieme e volevo chiudere la prova insieme, Kiba avrebbe fatto un tempo migliore, ma il ricordo non sarebbe stato cosi bello, per cui fuck al tempo, ripeto, non si vince nulla. Inoltre i nostri pochi allenamenti non hanno reso ugualmente bene su di me, ma di certo IL MIO CANE LO CONDUCO IO, sempre, nel CAL come nel CAE, come nella 40 KM come in expò... Non se ne parla che lo porti un altro, è il mio cane e faccio io, e chi se ne frega se glia otri fanno meglio, noi viviamo le nostre vite insieme e questo è un gioco come gli altri da fare INSIEME. 

Alla sosta .... do' a Kiba l’ultima acqua, accidentaccio. Dopo un po' ripartiamo con Fra e Kiba che tirano come cani da slitta... Bon per voi... Arriviamo al punto di partenza, mi fermo chiedo acqua ad un amico, grazieeeeeee, mi da una ciotola per il cane una bottiglia per me, e poi le fa anche un gradito bagno! Grazie.... Avevo finito l'acqua e non l'ho lasciata scendere nel Po' ... Come sono crudele :) Con calma dopo la doccia  ripartiamo tutti insieme... Settimo giro poche e brevi soste, non hanno voluto i due corridori, siamo solo scesi nel posto stabilito, rallentato un po' sull’asfalto, chiesto se tutto andava bene a qualcuno che non conosco,  poi regolari. Una piccola sosta nel nostro protone solo per controllare il cane visto che non lo fa nessuno, me lo controllo da sola, so cosa devo fare. Kiba non dà segni di stanchezza. E’ dritta, non mette un piede in fallo. Controllo i polpastrelli, visto che i veterinari non lo fanno, perfetti, controllo il battito cardiaco, normale. Tutto ok, lei sembra fresca come una rosa, non fosse per il caldo che la fa sudare a modo dei cani. Arrivati alla partenza mi rifermo, chiedo acqua per me e per il cane e mi viene data. Mentre dico al veterinario “eh l'ho finita…" Una signora vedendomi ferma da un po', mi dice “no no ti manca un giro”, e io rido e le dico “si si lo so, ma ho finito l’acqua non la corsa” :)  Ok ripartiamo. Dopo poco mi rifermo per accertarmi che un cane stia ben sosta un po' più lunga questa e,… Ripartiamo e facciamo l'ottavo e ultimo giro con calma godendoci il clima mite e il Posto bellissimo.... Arriviamo al traguardo in 3 ore e 21, avremmo potuto far di meglio se avessi fatto il cambio, se non fossi scesa nella pioppeto rischiando distorsioni, se non mi fossi fermata a chiedere come stavano i cani, se non mi fossi fermata a bere o a fare la doccia a Kiba o a controllarla o a riposarci e rotolarci nell’erba… Ma chi se ne frega, NON SI VINCE NULLA.  Kiba, fresca come una rosa e anche noi dai, non messi male, ma questo non importa a nessuno perché nessuno ci controlla e buttando uno sguardo intorno vedo cose che non mi piacciono. Ma il controllo non c’è.… e io avrei gradito che controllassero la frequenza cardiaca per vedere come era stata allenata minuziosamente, i polpastrelli perfetti, le mucosa umidi, ma nulla…. Le soddisfazioni sono state solo personali… Io ho controllato di nuovo il tutto e sono stata super felice. Per un minuto il nostro tempo non è eccellente, ma molto buono, ma che ce ne frega, io DOVEVO fermarmi per sentire se qualcuno aveva problemi o no e per far bere Kiba e l'ho fatto! Siamo felici e soddisfatti e anche riposati! Mettiamo su le bici e facciamo due chiacchiere in giro mentre Kiba va a infastidire tutti i cani che vede sdraiati perché vuole giocare... STANCHEZZA zero. E perché essendo  lei una rompi balle non può vederli in pace. Dopo un po' prendiamo il nostro libretto, finalmente pronto... E via verso Bologna.... 

A pranzo con amici proprietari di Egon un nostro cucciolo. Mangiamo... E quanto mangiamo! Un antipasto che non finisce mai..... Ottimo e abbondante... Abbondante e' dir poco.... Tortelli ottimi .... Ottimi e' dir poco.... Dolce e vino!!!!! E vai di ottimo San giovese!!!! Poi alzandoci a fatica, dopo allegria, risate, racconti e ottima compagnia, liberiamo i cani nel parco sotto l'agriturismo e Kiba si esibisce nelle sue corse folli senza orecchie, culo a terra nell’erba alta e fresca,…. Tanto che il figlio non riesce a starle dietro. Corrono e corrono e corrono come matti finché un tuono infastidisce mammina e devo legarla. Rimango stupita che dopo quelle corse non ha nemmeno il fiatone e non scordiamoci che meno di due ore prima aveva concluso la 40 km... Ma in un prato, finalmente libera non poteva trattenersi... Ma evidentemente non era nemmeno stanca! Io non potevo dire lo stesso, a stomaco pieno e ginocchia doloranti mi godevo la tenerezza dell’erba alta, seduta in  mezzo. Come annunciato, dal tuono... Arriva il temporale, salutiamo i nostri amici e il cucciolo, lo chiamo cucciolo, ma è enorme :) prendo con piacere la cioccolata che Ale mi porta sempre dalla svizzera.... Povera me adesso lavora in Italia non ne avrò più…. E partiamo. Con le bici in cima al jimny sotto il diluvio universale, abbiamo beccato anche la grandine, ci avviamo verso un Ranch non lontano dove voglio andare a vedere un cavallo. Arriviamo li dopo esserci persi per campi, non era lontano se avessimo fatto la strada giusta… con un'ora di ritardo... Sono le 7. Meglio tardi che mai. Kiba aspetta in macchina, piove troppo, per l’occasione ci bagneremo solo noi. Vediamo il cavallo e il posto splendido gestito da persone ancora più splendide tanto che tra una chiacchiera e l'altra, avendo gli stessi metodi, le stesse idee e la stessa filosofa, il tempo vola.... Non ci accorgiamo che sono le 21 passate. Okkkk e' ora... E sotto il temporale, con le nostre bici in cima alla nostra jeep ripartiamo e oltrepassando passi e vallate arriviamo dopo una miriade di curve a casa con calma alle 23 passate... Tanto non si vince nulla nemmeno qui, inutile avere fretta! E così stanchi e soddisfatti, dopo sgrifate colossali, dopo vini ottimi, dopo aver goduto di una splendida compagnia di amici e sconosciuti e della scampagnata, OPS scusate, dalla 40 km, prendiamo un te' caldo, facciamo una doccia e a letto... E' già mezzanotte passata e domani ci aspetta, a tutti e tre,  io, Fra e Kiba, un trekking a cavallo, per boschi e pietraie di almeno 20-25 km.... Qui si conclude la nostra 40 km.... Ma la vera prova di lavoro sarà domani, in libertà per boschi e sulla sella di un cavallo animato, vivo, la sella che io amo, su un essere vivente, col mio cane al fianco, libero di scegliere e correre e il mio compagno sulla sua cavalcatura... Che nitrisce e galoppa così come la mia.