chi sono

Veterinario e Consulente dell'educazione e della relazione con il cane


Sono cresciuta con gli animali, anzi gli animali nella mia famiglia erano presenti da molto prima di me, con loro ho vissuto tutta la mia vita e da loro ho imparato tanto e ogni giorno continuano ad insegnarmi qualcosa, qualcosa di sempre più utile: continuano ad insegnarmi la vita. Sono sempre stata un pò selvaggia, un pò uno spirito libero, sempre e intimamente libera... Forse per questo ho sempre avuto una connessione maggiori con i quattro zampe rispetto a quella che avevo con i bipedi... Cani e cavalli sono stati i miei maestri. Predatori e prede mi hanno insegnato come muovermi tra loro, come comunicare con loro, come essere uno di loro mantenendo sempre e comunque la mia identità, per instaurare un rapporto che va ben oltre l’essere un “proprietario”, un rapporto che ci rende complici, che ci rende amici, che ci rende un branco. Sono sempre stata molto comoda sulla groppa di un cavallo e al nostro fianco c'è sempre stato un cane, fedele compagno delle lunghe passeggiate silenziose nei boschi, delle lunghe galoppate nei campi sotto il sole o nella neve. Il nostro passaggio è sempre stato scandito da una lunga serie di orme, che comprendeva almeno quattro zoccoli o più e quattro, otto o anche più impronte di zampe. Mancavano solo le mie, ma solo perché io e il mio cavallo siamo sempre stati una cosa sola e il mondo dalla sua groppa è sempre stato un mondo migliore, i suoi colori sono sempre stati più belli e il tempo più piacevole. Cavalli e cani mi hanno insegnato quanto fosse importante il silenzio e quanto poco valore potevano avere le parole. Mi hanno insegnato quanto belle fossero le piccole cose, rotolarsi su un prato, annusare un fiore, ascoltare il canto del vento, sentire i falchetti che fischiano volteggiando sopra le nostre teste, gettarsi in un fiume o in un lago schizzando ovunque, correre sull'erba o galoppare lungo i sentieri mentre il vento ti fa scendere lacrime dagli occhi. Ho volato coi miei cavalli, che senza riserve mi hanno sempre prestato le loro ali, galoppando con loro a tutta velocità e allargando semplicemente le braccia per sentire il vento scorrermi addosso, i nostri cuori battevano all'unisono nel folle galoppo e ogni volta che guardavo al mio fianco un altro cuore batteva con noi, quello del mio cane, perché noi siamo sempre stati una cosa sola. Il mio amore per le mie creature e per tutto quello che avevano da insegnarmi e che mi hanno sempre insegnato, senza riserve e con durezza alcune volte, è cresciuto di giorno in giorno, e ho decido, in realtà all'età di tre anni, ma la certezza della mia decisione è venuta poi, che la mia vita sarebbe stata dedicata a loro. Così è iniziato il mio lavoro con in cavalli, come istruttore, come domatore, (anche se la parola non mi piace, non ho mai domato nessuno, ho solo instaurato rapporti di amicizia e fiducia, che mi hanno permesso di cavalcare queste creature essendo loro compagno e non un tiranno che li sottomettesse e schiacciasse), addestratore,( altra parola che non mi piace, perché non ho mai addestrato nessuno, ho solo insegnato delle cose in cambio di altri e ben più utili insegnamenti che ho ricevuto a mia volta), groom, eccetera... Con i cavalli ho fatto tutti quello che potevo fare... Ho saltato, ho montato all'americana (per chi non lo sapesse sta a significare con quella enorme sella dei cowboy), ho fatto lunghissimi trekking, ho dormito coi cavalli nei boschi, nelle scuderie, nei box...  Anche in queste avventure equine non è mai mancato un cane al mio fianco, che mi aiutasse e mi supportasse e sopportasse anche e soprattutto nei momenti difficili... Da lì a diventare veterinario il passo è stato breve (ovviamente breve si fa per dire... la carriera veterinaria è tutto tranne che breve...) e così ho completato un percorso che ha reso possibile continuare a vivere la vita che volevo con le creature che volevo accanto, potendo dar loro un aiuto non solo psicologico, ma finalmente anche fisico. Così i cavalli sono diventati anche pazienti e le notti con loro sono aumentate di numero e le ore di sonno sono diminuite in modo proporzionale, ma la soddisfazione è aumentata... Lo stesso tempo, la stessa passione, li ho dedicati alla cura dei cani, con loro ho passato altrettante notti e con loro, come coi i loro compagni cavalli (che altro non sono se non grandi cani, come dicevano i miei avi) ho continuato a passare la mia vita. Dopo tanto lavoro con i cavalli, splendide e sensibili creature, ho deciso di approfondire le mie conoscenze sui cani, da sempre presenti al mio fianco (credo di aver percorso pochi sentieri senza le impronte di un cane al fianco delle mie), diventando consulente dell'educazione del cane e della relazione. Sono sempre stata convinta che i cani fossero molto di più di quello che normalmente si vede, che avesser da dare e da dire molto di più, come i cavalli d'altro canto, di quello che generalmente ci danno e ci dicono, se solo fossimo entrati un pò di più nel loro essere, se solo avessimo usato la stessa lingua per comunicare. Se ero riuscita a tirare fuori molto di più dai cavalli, anche da cavalli difficili e considerati irrecuperabili ... Perché non provare anche con i cani, che essendo predatori sono anche molto più vicini a noi? E infatti, imparando a conoscerli meglio ho scoperto che la verità è solo questa, che bisogna soltanto trovare la chiave giusta, che non ci sono problemi irrisolvibili, che non ci sono cani “cattivi”, ci sono solo cani, cani che vogliono essere ascoltati e che vogliono starci accanto dandoci tutto quello che sono in grado di dare, e a noi spetta il duro compito di comprenderli ed essere in grado di ricevere nel modo corretto ciò che ogni secondo della loro vita ci donano. Questa credo sia la cosa più difficile poiché comprende un duro lavoro su noi stessi prima che sul nostro cane, e ammettere di dover lavorare su se stessi prima e farlo poi,  presuppone grande umiltà, grande fatica, grande impegno, grande perseveranza e queste purtroppo non sono doti molto diffuse, ma io credo che si possano imparare. Così è cominciata la mia carriera di consulente, affiancata sempre dalle competenze mediche e fisiologiche, ho sempre pensato che veterinario e consulente dovessero correre sugli stessi binari per aiutare un cane, un cavallo, un paziente... non si può prescindere dalla salute fisica... Diciamo che salute psicologica e fisica sono intimamente connesse e al saltare dell'una spesso e volentieri salta anche l'altra... E questo è quello che faccio ogni giorno. Come per i cavalli, ho scelto un metodo definito da molti "dolce", ma che altro non è se non riconoscere il cane (o il cavallo) come un essere cognitivo e relazionarsi con lui nel modo corretto per costruire una profonda relazione che va oltre il mero comando o il semplice controllo, una relazione sana ed equilibrata che renda cane e conduttore compagni di vita per tutta la vita. Non credo nella forza, nell'imposizione, nella violenza, negli obblighi; non voglio schiavi, soldati, servi obbedienti; credo nel rispetto reciproco, nell'affetto, nella relazione, nell'autocontrollo, nella comprensione, in un unico linguaggio comprensibile da tutti; voglio compagni di viaggio, compagni di vita, maestri che sono allo stesso tempo allievi, voglio amici. E sono convinta che per ottenere ciò la via giusta sia quella del rispetto e della comunicazione e riconoscere queste creature che condividono con noi il loro percorso per quello che sono, essere cognitivi.

Nessun commento:

Posta un commento